Autodidatta, legata alle comunità digitali e impegnata con i brand. Così è la gen Z secondo il report annuale di Spotify

Alberto Mazzieri, director of sales di Spotify Italia.

Spotify ha annunciato i risultati di “Culture Next“, il rapporto globale annuale sulle tendenze che definiscono la Generazione Z e i Millennial, i cui dati mettono in luce spunti e chiavi di lettura interessanti per gli esperti di marketing e advertising che vogliono connettersi con questo target.

Tra i principali trend individuati, il primo è “La generazione Z parte da zero“: quasi la metà dei giovani della Gen Z crede che le generazioni più vecchie non possono essere per loro una guida verso l’età adulta, percentuale che è salita al 67% durante il mese di luglio.

Il 52% degli appartenenti alla Gen Z afferma anche di essere sempre più diffidente nei confronti delle grandi istituzioni, e il 35% degli Z italiani considera un piano di istruzione diverso dalla laurea subito dopo il liceo. Infine, il 94% degli Z e dei Millennial italiani ha detto di amare capire come nascono le idee e far parte del processo creativo, un segnale, secondo Spotify, di quanto sia importante oggi per i brand di relazionarsi con questo target confrontandosi con ragazzi he hanno una mentalità da creatori/imprenditori.

Il secondo trend individuato è “Le famiglie accolgono l’audio a casa“: podcast e smart speaker stanno entrando sempre più nelle case delle persone e in Italia si sta affermando l’idea che il ruolo dell’audio sia importante per la crescita dei più giovani e per alimentare connessioni familiari.

La scoperta di sé crea la comunità” è il terzo trend evidenziato dalla ricerca. Il 73% della Generazione Z e dei Millennial ha affermato che oggi è più facile sentirsi connessi a una comunità grazie alle piattaforme digitali e il 67% degli intervistati ha affermato che i brand hanno il potere di creare comunità basate su interessi e passioni comuni. È anche compito dei brand, quindi, aiutare i più giovani a celebrare la propria identità ed è fondamentale che gli esperti di marketing calibrino le proprie strategie includendo interessi specifici, raggiungano community appassionate e siano consapevoli di quali dispositivi vengono usati dal loro pubblico.

I giovani si aspettano che i brand prendano una posizione, ma ciò che vogliono davvero sono coinvolgimento e ispirazione, anziché un semplice atteggiamento: la quarta macrotendenza individuata è “Il progresso supera i pregiudizi“. Il 96% h della Gen Z e dei Millennial italiani intervistati ha affermato che i brand dovrebbero avere uno scopo e l’88% crede che debbano portare valore genuino alla società e non solo vendere prodotti.  I marchi, secondo Spotify, devono aumentare la trasparenza nelle pratiche aziendali per mostrare alle comunità ciò per cui si battono, supportare i movimenti in cui credono e assicurarsi che il messaggio sia autentico e distintivo.

L’audio diventa più intelligente” è l’ultimo trend rilevato dalla ricerca della piattaforma di streaming musicale, che individua nel formato audio uno strumento adatto per collegarsi in maniera più intima e diretta con i più giovani.

“In un anno di cambiamenti drastici e di costante incertezza – ha commentato Alberto Mazzieri, director of sales di Spotify Italia – crediamo che questo report sia particolarmente rilevante e che mostri in che direzione stia andando la società. I giovani della Generazione Z e i Millennial con cui abbiamo parlato sono pieni di ispirazione, passione e  spingono per rendere la società più innovativa, inclusiva e giusta”.

Il report Culture Next 2020 in italiano a questo link.

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