Gli annunci contestuali generano più engagement, favorability e memorability

I consumatori che navigano in rete sono più propensi ad acquistare da quei brand che pubblicano annunci pubblicitari contestualmente rilevanti, cioè che sono in linea con il contesto in cui compaiono. Lo evidenzia “Ad context & attention“, una ricerca (c0nsultabile qui) realizzata dall’agenzia Integral Ad Science (Ias) in collaborazione con Tobii, società specializzata nel tracciamento oculare (eye tracking) e nel calcolo dell’attenzione.

I ricercatori sono stati in grado di rilevare e seguire lo sguardo dei consumatori quando sono stati esposti allo stesso design pubblicitario in ambienti che presentavano contenuti diversi: la frequenza e la durata nel fissare ciascun elemento della pagina hanno rivelato informazioni sull’impatto che la rilevanza contestuale ha su engagement, favorability e memorability.

La ricerca evidenzia che le strategie di contextual targeting generano una maggiore attenzione da parte dei consumatori: l’annuncio contestuale è stato il primo elemento della pagina notato dai consumatori, che hanno impiegato solo 0,4 secondi per notare l’annuncio rispetto a 1,0 secondi per notare l’annuncio fuori contesto durante la visualizzazione dell’articolo.

Gli annunci contestualmente rilevanti, inoltre, generano risultati, aumentando in modo significativo la preferenza del brand (favorability) e l’intenzione di acquisto; quest’ultima in particolare è aumentata del 14% tra coloro che avevano visualizzato un annuncio contestuale, mentre il fattore della preferenza è cresciuto del 5% rispetto ai consumatori che visualizzano l’annuncio fuori contesto.

Gli annunci contestuali generano infine una maggiore memorabilità (memorability) e aumentano la brand recall e awareness tra i consumatori, i quali hanno avuto una probabilità 4 volte maggiore di ricordare un brand, da soli, dopo aver visto un annuncio contestuale rispetto a un annuncio fuori contesto. In generale, gli annunci display contestuali hanno maggiori probabilità di essere considerati interessanti, di facile lettura, chiari e informativi.

“Con un futuro senza cookie all’orizzonte – ha affermato Tony Marlow, cmo di Ias – i marketer sono alla ricerca di alternative per mantenere e migliorare il roi pubblicitario. Il nostro report mostra che i risultati desiderati possono essere influenzati in modo significativo attraverso posizionamenti di annunci contestualmente rilevanti, che hanno la capacità di influenzare il ricordo del pubblico e la risposta generale”.

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