Lo shopping online è inarrestabile: i dati della ricerca di Netcomm

Complice la pandemia e la crescita della richiesta di servizi digitali che ha portato con sé, sono sempre di più gli italiani che ricorrono ai canali online per fare acquisti: 33,3 milioni (più di 1 su 3) negli ultimi 3 mesi (+ 9,6 milioni rispetto al periodo pre-pandemia), come rileva la nuova edizione di NetRetail, la ricerca sulle abitudini di consumo online e sulle prospettive per il commercio omnicanale in Italia che è stata presentata in occasione di Netcomm Forum 2022.

L’indagine realizzata da Netcomm in collaborazione con Adform, FiloBlu, Oney, Qvc Italia e TeamSystem, evidenzia che il 72% del valore degli acquisti online, nel 2022, sarà generato dai prodotti, che sono in costante crescita dal 2020, poiché i servizi (in cui rientra per esempio  il settore travel) scontano ancora forti contrazioni per effetto delle restrizioni imposte. Si tratta di 78,6 acquisti online di prodotti fisici ogni 100 acquisti online a marzo 2022, con 31,5 milioni di consegne medie mensili. L’abbigliamento è la categoria più acquistata dagli eshopper (45,8%), seguita dai prodotti di salute e benessere (40,4%), spesa alimentare/casa (37,2%), cosmetici e profumeria (36,6%) e libri/cd/dvd (36,1%); inoltre, gli acquisti nelle prime 5 categorie sviluppano quasi metà del valore dell’online retail (il 46,4% ad aprile 2022).

A raggiungere le migliori performance di vendita sono i rivenditori nati online, mentre i retailer multicanale, provenienti dal contesto tradizionale e ora attivi anche nella vendita online, sono citati solo da un acquirente ogni sei, una quota di mercato intorno al 10% sul numero di acquisti online. Le grandi insegne del commercio al dettaglio hanno ormai sviluppato un’offerta e commerce completa, ma l’associazione tra la prassi dell’acquisto online e il loro servizio è (ancora) debole tra gli acquirenti a distanza. Oltre ai produttori e ai brand che offrono servizi di couponing, si segnalano i siti di “vendite private”, outlet online per la vendita a forte sconto di giacenze di magazzino di prodotti di marca. Si tratta di pochi operatori piuttosto noti che insieme raccolgono il 3,3% delle citazioni degli acquirenti online.

Sul fronte dei pagamenti, gli acquisti online sono in gran parte pagati al momento dell’ordine e solo nel 10,4% dei casi vengono saldati alla consegna o nel momento di utilizzo del servizio (per esempio, al termine di un soggiorno in hotel). La distribuzione per numero di acquisti vede una netta prevalenza dei sistemi basati sulle carte con una progressiva discesa dell’utilizzo del contante e del bonifico bancario.

Più della metà degli eshopper ha fatto almeno un’esperienza di acquisto utilizzando un’app su smartphone negli ultimi sei mesi, e il 10,4% almeno un acquisto utilizzando un’app su tablet. In alcuni casi gli acquirenti online hanno utilizzato solo le app dei merchant sui dispositivi mobili (l’1,5% degli acquirenti online su tablet e il 17,9% su smartphone).

Nell’ultimo semestre, 74 acquisti online su 100 sono stati prodotti fisici che sono successivamente stati recapitati o ritirati dall’acquirente. In oltre 8 casi su 10 con consegna a domicilio, mentre nel 13,9% con ritiro presso un punto di vendita. Si stima che gli acquisti a distanza genereranno nel 2022 il movimento di oltre 30 milioni di pacchi al mese in Italia, in crescita del 9% rispetto al 2021.

Oltre la metà degli italiani (51,8%) conosce il fenomeno del live streaming ecommerce: 1 su 3 conosce tale modalità ma non ha mai assistito a una diretta, il 6,9% ha partecipato a un evento senza acquistare, l’11% ha anche acquistato.

Roberto Liscia, presidente di Netcomm.

“Come si osserva dall’indagine NetRetail – ha commentato il presidente di Netcomm Roberto Liscia – la discontinuità generata dall’emergenza sanitaria da un lato ha contratto fortemente gli acquisti nel settore del turismo, ma dall’altro ha decretato la crescita e la diffusione dell’ecommerce a fenomeno di massa anche nel nostro paese. A sostenere la crescita degli acquisti online vi sono due fattori principali: l’allargamento della base degli acquirenti, che vediamo essere più di un italiano su due, e l’aumento della frequenza negli acquisti online. Anche in fatto di sistemi di pagamento, assistiamo a un progressivo abbandono dell’uso del contante, che viene utilizzato in modo residuale, mentre la prevalenza di carte, digital wallet e sistemi digitali segna di fatto una forte maturazione nelle abitudini di acquisto online degli italiani”.

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